Anche in quest’opera più lieve, l’arte del grande scrittore è riconoscibile nella splendida costruzione dell’intreccio, nella profondità dei personaggi resa con pochi tocchi sapienti, nei temi a lui cari che non rinuncia a trattare, nella sua visione dell’uomo e del mondo raccontata, in questo caso, con spirito e disincanto.
Primavera: la stagione degli amori che preludono alla costituzione della coppia… La primavera di Ikuo e Momoko, però, durerà più del previsto e più di quanto avrebbero desiderato. Il loro rapporto sarà messo alla prova da contrattempi e incidenti di ogni genere. Quasi sconosciuto all’estero, in Giappone Nagasugita haru (“Una primavera troppo lunga”) divenne subito un bestseller trasposto in un film di successo l’anno seguente, e l’espressione nagasugita haru per un periodo indicò comunemente un fidanzamento troppo lungo. Mishima ne aveva iniziato la pubblicazione a puntate su una rivista popolare a gennaio del 1956, proprio mentre su una rivista letteraria partiva la serializzazione di Kinkakuji (“Il padiglione d’oro”), uno dei suoi lavori più rappresentativi. Di carattere serio e impegnato il secondo, è invece lieve e ironico il primo, che appartiene a un filone di opere in cui, secondo il noto critico e amico di Mishima Donald Keene, il grande scrittore riversò aspetti del suo carattere che trovavano poco spazio nella sua produzione seria, come l’umorismo e il gusto per la caricatura.
ISBN 9788807035920
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